Oggi ospitiamo sul blog Micaela Zuliani, che non solo è la fotografa di boudoir più conosciuta in Italia, ma anche quella che più di ogni altro ha contribuito negli ultimi anni a rendere popolare questo genere.
La sua lunga intervista, per la quale la ringrazio davvero, mi ha davvero colpito, soprattutto per una caratteristica secondo me davvero poco comune: in qualche modo rispecchia perfettamente il genere fotografico per cui Micaela è famosa.
Dal colpo di fulmine per la fotografia alle esperienze negative che la hanno condizionata personalmente e artisticamente, dall’introduzione del genere in Italia al successo del progetto Boudoir Disability, dal rapporto con i soggetti fotografati a quello con sé stessa e con i suoi allievi, Micaela ci regala infatti oggi non tanto, o non solo, un elenco delle sue esperienze e una “lezione” sulla fotografia, ma il ritratto intimo di una fotografa con un coraggio di mettersi in gioco che davvero le invidio!
E forse è proprio questa nota del suo carattere a permetterle, più di ogni altra, di aiutare i suoi soggetti e i suoi allievi a liberarsi, rispettivamente davanti e dietro all’obiettivo, e a vivere in pieno l’emozione “sottile e potente” della fotografia Boudoir.
La sfida è sempre la stessa sia nei soggetti che ritraggo, sia negli allievi che seguono i miei corsi: quella di portarli ad essere se stessi. Arrivano al corso pensando di dover voler fare una bella foto. La prima cosa che dico loro è: dimenticati di fare una bella foto e lavoriamo per far sì che tu faccia una TUA foto”. Micaela Zuliani
Leggi tutta l’intervista : https://www.reflex-mania.com/micaela-zuliani-boudoir/
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