I suoi scatti sensuali sono esposti nelle gallerie di mezzo mondo. Il 51enne artista parigino si racconta in una biografia per immagini (“O.Z Olivier Zahm: Diary, Rizzoli) attraverso le sue modelle.
Eclettico, trasgressivo, in controtendenza. Da oltre 20 anni i suoi acclamatissimi scatti colmi di donne affascinanti in pose sensuali e di artisti ribelli raccontano l’inaccessibile universo delle élite creative di mezzo mondo.
Parigino, classe 1963, fondatore del magazine di moda Purple Fashion, Olivier Zahm ha esposto le sue fotografie in gallerie presti- giose come la LeadApron di Los Angeles, la Half Gallery a New York e la Colette di Parigi: secondo alcuni critici la sua estetica è connotata da un gusto naïf rétro, ispirato alla sensualità dello scultore impressionista Auguste Rodin e immune dalle contaminazioni delle mode contingenti.
Lui spiega così la sua arte: “Alcuni fotografi usano le persone come oggetti, dicono “metti il braccio qui, sposta più a destra le gambe”. Io cerco l’emozione, voglio catturare un’interazione. Magari sono attratto da una donna e semplicemente la fotografo. Sta tutto nel gioco seduttivo tra me e lei”.
È da poco uscito O. Z. Olivier Zahm: Diary (Rizzoli International), una raccolta degli scatti preferiti dell’artista, un viaggio autobio- grafico per immagini, un libro la cui essenza è colta dalla citazione d’apertura del poeta Rainer Maria Rilke: «L’esperienza artistica è incredibilmente prossima a quella sessuale».
Fonte: style.corriere.it
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