L’eleganza dell’erotismo: Jeanloup Sieff

Un viaggio tra erotismo e immaginazione, tra corpo e pensiero. La delicatezza e la profondità del bianco e nero attraverso la fotografia di Jeanloup Sieff, uno dei più importanti maestri della storia della fotografia del Novecento.

“In assoluto il fotografo che amo di più da sempre, che riesce a ritrarre la donna, cogliendone le sfumature, mantenendo naturalezza e raccontando l’erotismo in un modo mai volgare.
Per il nuovo anno vi regalo un’ampia galleria di foto a cui ispirarvi.”
Micaela.

Nudi, ritratti, la moda e la danza raccontati attraverso uno stile inconfondibile.
Il corpo femminile è dotato di eleganza e erotismo. Le forme sinuose delle modelle, attrici e donne comuni raccontano una bellezza intramontabile. Il corpo nudo definito da un nero tagliente, evidenza il biancore della figura. Si concentrano così raffinatezza e provocazione allo stesso tempo.  

“Jeanloup Sieff era appassionato… tipicamente francese… ha catturato qualcosa delle donne che nessun altro ha fatto. 
Un po’ come il sorriso della Gioconda”.

La fotografia Jeanloup Sieff

Sieff è stato un importante riferimento per moltissimi fotografi. Un maestro dallo stile unico, essenziale ed elegante. Immagini che si caratterizzano per un uso spinto dell’obiettivo grandangolare che conferisce un’impronta inconfondibile dalle sfumature ironiche e sensuali.
Le fotografie di Sieff prendono vita nel sapiente incontro tra luci e ombre, bianchi e neri dai contrasti forti che rivelano una spasmodica cura in fase di stampa e l’utilizzo delle tecniche della mascheratura, bruciatura e vignettatura. Serrando i bordi dell’immagine al fine di restringerne l’intimità dello sguardo, il fotografo francese è riuscito a sottolineare essenze e particolari.
Jeanloup Sieff ha accompagnato i suoi libri con testi ricchi di citazioni brillanti, titoli evocativi e originali. Sieff è stato capace di catturare l’energia e l’essenza dei corpi non solo statici, ma anche in movimento.
Le immagini di nudo femminile, spesso contraddistinte dall’uso distorsivo delle lenti, rappresentano un’esaltazione della bellezza. Un omaggio, illuminato dalla luce dell’arte, alle forme, alla perfezione e alla sensibilità lirica.

“Le belle fotografie sono molto rare e al di là di ogni definizione, ma hanno tutte una cosa in comune: l’emozione che suscitano va oltre l’immagine che rappresentano, il loro significato è molto più ricco di quello che sembrano suggerire, emanano una lieve musica… avere, insomma, qualcosa di miracoloso. 
L’eccesso di analisi uccide le emozioni: per questo, più che la fotografia didattica preferisco quella ispirata da un sentimento … Non ci sono buoni e cattivi temi, ma solo la qualità dello sguardo di chi li osserva”

L’utilizzo del bianco e nero di Jeanloup Sieff ha una sua specifica funzione. I due elementi servono a definire i volti e addolcirne alcune delle sue parti. I corpi che richiamano il candore delle porcellane, sono raccontati con un bianco che ne crea un effetto delicato e morbido. Altre parti invece, sono sfumate e dissolute. Le opere dell’artista francese sono sempre moderne ed attuali. I soggetti e le realtà in cui sono calati, sembrano essere senza tempo. Il talento di Sieff si evidenzia anche quando i corpi sono in movimento, riuscendo ad immortalare la posa perfetta. I suoi soggetti prediletti sono spesso dei ballerini a cui attribuiva un’intelligenza corporea’.

La vita

Nato a Parigi nel 1933, ma di origine polacca, l’interesse per la fotografia in Sieff è nato all’età di quindici anni, quando ebbe in regalo una mattina fotografica. La sua formazione risale agli anni Cinquanta del Novecento quando abbracciò la sua passione studiando alla scuola parigina Vaugirard. Jeanloup Sieff ha poi debuttato come fotografo nel mondo della moda lavorando per la rivista Elle. L’ingresso in questo mondo gli consente di entrare in contatto con personaggi noti realizzando dei veri e propri ritratti. Tra questi anche esponenti del mondo cinematografico come  Alfred Hitchcock e lo stilista francese Yves Saint Laurent.
Fu un’esperienza interessante ma che scelse dopo qualche tempo di abbandonare. Ha cominciato a lavorare per Magnum, un’agenzia fotografica per cui realizzò una serie di reportage in Italia, Grecia, Polonia e Turchia.
A New York Jeanloup Sieff raggiunge la fama mondiale ma sceglie di tornare a Parigi esponendo in ambienti internazionali. La Francia ha celebrato il suo talento con una serie di riconoscimenti. Tra questi  l’onoreficenza di Chavalier des Art set des Lettres e negli anni Novanta il Grand Prix nationale de la photographie française. E’ a Parigi che il fotografo muore nel 2000 lasciando in eredità alla moglie e la figlia la passione per la fotografia. Il suo linguaggio artistico per quanto principalmente noto negli ambienti dell’alta moda, si è sempre espresso con sensibilità ed eleganza.

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