Danny Eastwood è il fotografo che ha fatto dello straniamento il suo marchio di fabbrica e con Liquere ci mostra come.
Ostranenie, l’arte di presentare al pubblico cose comuni in modo inconsueto anche al fine di migliorarne la percezione.
È questa la parola d’ordine alla base dei progetti del pluripremiato fotografo Danny Eastwood, tra cui spicca l’affascinante e confuso Liquere.
Liquere, dal latino “essere fluidi”, è una collezione di 16 scatti che raccontano una storia fatta di corpi nudi e acque calme.
Corpi che si confondono, uniscono, sfumano e diventano astratti non appena entrano in contatto con un liquido limpido e inondato di luce.
Le forme scultoree si mostrano e nascondono, si immergono per poi galleggiare in un movimento fluido e transitorio che nella sua perfezione ammalia, confonde e regala a un qualcosa di, tutto sommato semplice, una dimensione differente rispetto al modo in cui generalmente siamo abituati a conoscerla.
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